Investigazioni dipendenti in malattia: cosa dice la Cassazione e la legge sugli infortuni
- marco catella
- 5 ott
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 4 giorni fa

Investigazioni dipendenti in malattia o in infortunio: introduzione
Le assenze per malattia e i permessi retribuiti, come quelli previsti dalla Legge 104/92, sono strumenti fondamentali per tutelare i lavoratori e le loro famiglie.
Tuttavia, il loro uso improprio può danneggiare l’azienda e configurare abusi disciplinabili.
Le investigazioni dipendenti in malattia rappresentano uno strumento fondamentale per verificare eventuali abusi dei permessi.
In questo articolo spieghiamo quando un datore può controllare un dipendente in malattia, cosa dice la Cassazione e quali sono i diritti del lavoratore.
Investigazioni dipendenti in malattia: cosa prevede la legge ed i permessi retribuiti
Un lavoratore assente per malattia deve rispettare alcune regole, tra cui:
Comunicare tempestivamente l’assenza al datore di lavoro
Rendere disponibile l’indirizzo di reperibilità per eventuali controlli INPS
Non svolgere attività incompatibili con lo stato di salute dichiarato
Le stesse regole valgono per chi usufruisce dei permessi della Legge 104, che devono essere utilizzati esclusivamente per l’assistenza della persona disabile.
Investigazioni per malattia malattia: quando il datore può investigare un dipendente in permesso per malattia o infortunio
Il datore di lavoro può attivare controlli investigativi in alcune situazioni:
Se ha fondati sospetti che il dipendente stia svolgendo attività incompatibili con la malattia
In caso di assenze strategiche (ad esempio vicino a festività)
Quando emergono comportamenti anomali o segnalazioni interne
Questi controlli possono essere affidati ad agenzie investigative autorizzate, che operano in modo discreto e nel rispetto delle norme su privacy e GDPR.
Investigazioni dipendenti in malattia e controlli assenteismo: cosa dice la Cassazione
La Corte di Cassazione ha più volte chiarito che:
È legittimo incaricare un investigatore privato per accertare comportamenti illeciti del lavoratore durante i periodi di malattia o permessi 104, purché il controllo non riguardi la prestazione lavorativa in sé ma l’eventuale abuso dei diritti (Cass. n. 4984/2014; n. 9217/2016; n. 15094/2018).
I controlli devono svolgersi in luoghi pubblici o aperti al pubblico, evitando violazioni della vita privata del lavoratore (Cass. n. 9749/2016).
Le prove raccolte da un investigatore autorizzato possono essere utilizzate in sede disciplinare e giudiziaria per dimostrare l’abuso dei permessi o delle assenze.
Inoltre, la Cassazione ha confermato che l’attività compatibile con la malattia (ad esempio un’attività leggera che non pregiudica la guarigione) non costituisce abuso; al contrario, attività fisicamente impegnative o incompatibili possono legittimare sanzioni e licenziamento (Cass. n. 17004/2024).
Investigazioni dipendenti in malattia: la visita fiscale e i controlli INPS
La visita fiscale è uno strumento separato dai controlli investigativi.
Serve a verificare lo stato di salute del dipendente tramite un medico fiscale inviato dall’INPS, che può presentarsi all’indirizzo di reperibilità comunicato.
Per i permessi 104, non è prevista una visita fiscale “classica”, ma l’INPS può comunque verificare i requisiti e la legittimità del beneficio.
Dunque:
La visita fiscale controlla la malattia e la reperibilità del dipendente
L’investigatore privato documenta eventuali comportamenti incompatibili o abusi
I due strumenti possono coesistere e fornire all’azienda elementi differenti.
Investigazioni dipendenti in malattia: cosa dice la Cassazione: i diritti del lavoratore
Il lavoratore ha diritto a:
La tutela della privacy e della dignità personale durante i controlli
L’utilizzo dei permessi e delle assenze in conformità alla legge
Non subire controlli diretti sulla prestazione lavorativa, vietati dall’art. 4 dello Statuto dei Lavoratori
Diverso è il caso in cui il datore accerti comportamenti illeciti o abusi, che possono essere oggetto di indagini lecite e costituire giusta causa di provvedimenti disciplinari o licenziamento (Cass. n. 9167/2023; n. 30079/2024).
Investigazioni dipendenti in malattia: cosa dice la Cassazione: esempio pratico
Recentemente, durante un’attività di osservazione dinamica per conto di un’azienda, sono state documentate situazioni in cui un dipendente, in permesso per malattia, svolgeva lavori fisicamente impegnativi presso un’abitazione privata.
Le prove raccolte (foto, orari, testimonianze) hanno permesso al datore di adottare azioni disciplinari nel rispetto della normativa vigente e della giurisprudenza della Cassazione.
Investigazioni dipendenti in malattia: cosa dice la Cassazione: Conclusioni
I permessi retribuiti e le assenze per malattia sono diritti fondamentali, ma il loro abuso può causare gravi danni all’azienda.Per tutelarsi, i datori di lavoro possono:
Affidarsi a visite fiscali INPS
Incaricare agenzie investigative autorizzate nel rispetto della privacy
La Cassazione conferma la liceità di questi controlli se finalizzati a verificare l’uso corretto dei diritti e se svolti nel rispetto della dignità del lavoratore.
Operare in modo discreto, trasparente e conforme alla legge è il modo migliore per proteggere sia l’impresa sia i diritti dei lavoratori.
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